Sepolture e datazioni al radiocarbonio di resti osteologici dallo scavo di Villa Santa Marina, Petralia Soprana (PA)

A. Cammalleri, M. Fedi

La presenza di sepolture di età medievale su strutture di epoca romana è una situazione abbastanza comune e, per affrontare la questione, sono state esaminate due tombe rinvenute durante gli scavi archeologici condotti presso il sito di Villa Santa Marina nel territorio di Petralia Soprana (PA).Lo scopo dello scavo è quello di definire la planimetria dell’insediamento e conoscerne l’evoluzione storica e la sua destinazione d’uso. Dalle ricognizioni in superficie e dalle campagne di scavo, provengono reperti che si datano in età imperiale, il che ci fa ipotizzare che questa sia la fase d’uso principale dell’insediamento. Il tipo di reperti ritrovati e le strutture che emergono, ci permettono di ipotizzare come destinazione d’uso, quella di un insediamento rurale di età imperiale.
La pilot call IPERION_CH ha selezionato sulla base della qualità scientifica progetti di ricerca, tra i quali il progetto “Scavi Santa Marina (Petralia Soprana, PA)”,che prevedeva la datazione al radiocarbonio dei resti osteologici.
I resti ossei degli individui sono stati analizzati con il metodo del radiocarbonio dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Firenze, che all’interno della propria rete CHNet, con competenze nell’ambito dell’archeometria e della diagnostica dei beni culturali, ha effettuato presso il laboratorio le analisi di un femore e di una costola.

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