A3Digilab

Il laboratorio A3Digilab dell’IPCF-CNR di Messina: tecnologie digitali e spettroscopiche per il Patrimonio Culturale

L’Istituto per i Processi Chimico Fisici di Messina, sin dalla costituzione, è attivo nei settori della diagnostica chimico-fisica, dello sviluppo di nuovi materiali e della progettazione di strumenti per lo studio dei Beni Culturali. Già negli anni ’90 l’Istituto ha sperimentato metodi pioneristici di rilievo automatico sul campo e realizzato percorsi virtuali all’interno di ambienti museali.
Dal bagaglio di queste esperienze pluriennali, il laboratorio “Ar3Digilab” è nato per coniugare le competenze scientifiche nel campo della diagnostica con le tecnologie digitali di documentazione tridimensionale applicate al campo del Patrimonio, operando in sinergia con la VIbrational SPectroscopy fAcility (VISPΑ).
Nel corso degli ultimi anni, il laboratorio è stato progressivamente potenziato – grazie ai numerosi progetti finanziati – con l’acquisizione di strumentazione ad alte prestazioni sia da banco che portatile e software dedicati all’elaborazione e la gestione dei dati. Attualmente, le attività si sviluppano lungo un asse multidisciplinare che unisce scienze chimico-fisiche, modellazione 3D, analisi dei materiali e valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-artistico, attraverso numerose collaborazioni con università e istituti di ricerca.
Uno dei punti di forza è l’expertise nel campo delle tecniche diagnostiche avanzate (spettroscopia Raman e IR, imaging iperspettrale, la termografia) che permettono di caratterizzare in modo non invasivo i materiali e gli eventuali prodotti di degrado. Ar3Digilab si distingue anche le sperimentazioni nel campo del rilievo 3D tramite laser scanner e fotogrammetrico integrati, tecniche che consentono di documentare con estrema precisione monumenti, manufatti e siti archeologici. I modelli digitali ottenuti sono utilizzati sia per scopi di studio che per applicazioni museali e didattiche multilivello, grazie a piattaforme interattive e database che permettono di integrare le informazioni di tipo storico (ricostruzione virtuale di elementi perduti) con quelle di tipo chimico-fisico.
Un’ulteriore linea di ricerca riguarda la progettazione di sensori innovativi eco-compatibili, come le piattaforme SERS flessibili realizzate con carta riciclata e nanoparticelle metalliche, ideali per analisi rapide in situ di pigmenti e coloranti di interesse storico (attività svolta nell’ambito dell’Ecosistema SAMOTHRACE).
Inoltre, Ar3Digilab promuove la diffusione dei risultati attraverso progetti di citizen science, collaborazioni con istituzioni culturali (musei e parchi) e la partecipazione a mostre e installazioni multimediali. Con un approccio integrato e sostenibile, Ar3Digilab si propone come punto di riferimento per la ricerca applicata e la valorizzazione del patrimonio culturale, dimostrando come la scienza e la tecnologia possano contribuire in modo concreto non soltanto allo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, ma anche alla tutela della memoria storica.

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